Una
bella giornata insieme
Vivere una giornata insieme è un’occasione che
la nostra Comunità offre a tutti i suoi membri almeno due
volte l’anno.
Le giornate della Comunità, in occasione della
festa di Cristo re e del 25 aprile, sono diventate due momenti
importantissimi per sottolineare la Comunione e lo spirito di
famiglia che caratterizza la nostra Parrocchia.
Domenica 24 novembre ’02 un
folto gruppo di persone, eravamo un centinaio, siamo partiti
alla volta di Vietri, un caldo sole ci ha accolto, facendoci
superare la difficoltà di trascorrere una giornata fuori casa.
Il tema che è stato scelto
per la riflessione è stato il dialogo, come mezzo per
costruire la Comunione tra noi. Il don. Durante il suo
intervento ci ha invitato a riscoprire l’importanza del
dialogo, come mezzo per crescere nel cammino di famiglia che
dovrebbe caratterizzare una Comunità Cristiana. Il dialogo è
quella comunicazione aperta e franca in cui gli interlocutori
tentano di crescere e di costruire qualcosa insieme in nome di
ciò che hanno in comune, al fine di unirsi in ciò che ancora
li divide. Inoltre il dialogo contribuisce a realizzare il
comandamento dell’amore. Don Beniamino ci ha tenuto a ribadire
che ci sono alcuni atteggiamenti che favoriscono il dialogo,
essi sono: la chiarezza; la mitezza; la Fiducia, la prudenza.
Terminata la sua riflessione
abbiamo ascoltato l’esperienza di tre amici venuti da
Nomadelfia a portarci la loro testimonianza di vita comune.
Vi chiederete cos’è
Nomadelfia?
E’ un popolo di volontari
cattolici che vuole costruire una nuova civiltà fondata sul
Vangelo, come le prime comunità cristiane. Sono 340 persone
raggruppate in 50 famiglie, a 4 km2 da Grosseto
La Comunità di Nomadelfia fu fondata da don Zeno Saltini
(1900-1981). Nel 1931, diventando sacerdote, si fa padre di un
giovane che esce dal carcere. Da allora quasi 5.000 figli sono
stati accolti nelle famiglie di Nomadelfia
Tutti i beni sono in comune. Non esiste proprietà privata, non
circola denaro. Si lavora solo all'interno e non si è pagati.
Le famiglie sono disponibili ad accogliere figli in affido.
Cinque famiglie insieme formano un "gruppo familiare"
Le scuole sono interne e l'obbligo scolastico è
stato portato a 18 anni.
Non c'è padrone né dipendente, non c'è
sfruttamento. Le aziende sono gestite fraternamente e tutti
sono corresponsabili Nessuno è pagato e non esiste proprietà
privata Tutti sono disponibili a qualsiasi lavoro, i lavori
ripetitivi o pesanti si fanno insieme. Non ci sono scioperi e
non c'è assenteismo
Un piccolo popolo con una sua Costituzione che
si basa sul Vangelo, per lo Stato è un'associazione civile,
per la Chiesa è una parrocchia e un'associazione privata tra
fedeli
Leggi, votazioni e decisioni devono essere
confermate con voto d’unanimità
Nomadelfia è un popolo
comunitario, più che una comunità. Ha una sua storia, una sua
cultura, una sua legge, un suo linguaggio, un suo costume di
vita, una sua tradizione. E' una popolazione con tutte le
componenti: uomini, donne, sacerdoti, famiglie, figli.
Rappresenta una soluzione sociale nuova: la fraternità.
"Né servo né padrone". In virtù di questa decisione presa da
don Zeno a 20 anni, dopo la discussione con il suo amico
anarchico, i nomadelfi lavorano solo nelle aziende della
comunità, non possono assumere dipendenti e non lavorano alle
dipendenze di altri.
LE AZIENDE sono
gestite fraternamente e non è ammessa nessuna forma di
sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
La presidenza nomina per ogni azienda un responsabile, che
dovrà gestirla in armonia con le altre attività della
popolazione e rendere conto del suo operato: alla presidenza
per le attività ordinarie, all'Assemblea per le attività di
carattere straordinario.
DISPONIBILITA'. Non
c'è carriera e tutti sono disponibili a qualsiasi tipo di
lavoro al quale sono indirizzati dalla presidenza, che,
logicamente, tiene conto sia delle esigenze delle comunità sia
delle capacità personali.
A certi lavori, come ad esempio la guardia notturna, la stalla
nei giorni festivi o l'accompagnamento delle comitive di
visitatori, partecipano a turno tutte le persone idonee.
NESSUNO E' PAGATO.
Anzi, non c'è alcuna forma di proprietà privata, ma solo l'uso
dei beni.
In Nomadelfia non esiste il disoccupato; handicappati e
anziani continuano a lavorare in proporzione alle loro
possibilità; nessuno si sente inutile.
GLI ORARI. Durante i
giorni feriali, compreso il sabato, i nomadelfi lavorano al
mattino per cinque ore nelle aziende, nei laboratori, nelle
scuole, negli uffici. Al pomeriggio il lavoro specializzato
può essere sostituito da "lavori di massa", ai quali partecipa
tutta la popolazione.
Grazie a Michele, Marirosa, e Mery, per la
loro testimonianza. Ci hanno fatto toccare con mano che il
Vangelo dell’amore e della fraternità si può vivere, ogni
giorno anche senza andare a Nomadelfi, iniziando del piccolo,
iniziando dal nostro paese e della nostra Comunità.
Coraggio, la comunione nel
dialogo è possibile. Alla prossima giornata della Comunità. |