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XXII Settimana del Tempo Ordinario

 

Parrocchia Santa Lucia V. e M.

Gruppo Liturgico

XXII  Settimana del Tempo Ordinario - Anno B

31 agosto 7 settembre 2003

 

Lettera del Parroco

Si riprende!

 

·         Si riprende la vita quotidiana, che per altro non è mai stata dismessa soprattutto per quanto riguarda la vita dello spirito. Non ci sono vacanze, cioè un tempo in cui posso scrollarmi di dosso le fatiche quotidiane di essere cristiano, per l'uomo spirituale. Egli vive all'ombra di Dio sempre e sempre agisce da figlio innamorato.

·         Certamente le attività in parrocchia hanno avuto un po' di stasi a motivo di tante assenze per un momento di riposo fisico dei cristiani. Ora si riprende. È tempo di incontri e di programmazione. Ci possono essere delle novità, dei cambiamenti.

·         Programmare vuol dire prendere coscienza delle proprie responsabilità, considerarsi parte di un gruppo, la Chiesa e la parrocchia, che vive e cresce se ognuno si impegna in qualcosa, se ognuno si rende presente e servizievole. Quanti piccoli servizi potrebbero rendere dinamica e piacevole la vita comunitaria? Penso al gruppo della carità, della s. Vincenzo, della catechesi, della liturgia, del canto, degli anziani.

·        Per riprendere con verità dobbiamo anche confrontarci decisamente con Gesù: è stato il nostro migliore amico? È sempre stato accanto a noi? Lui certamente, ma noi? In quest'ottica si inserisce la simpatica proposta degli SMS di Pino Pellegrino. Confrontati. Sappi però anche chiedere perdono qualora ce ne fosse bisogno. Buona settimana!

 

Domenica 07 settembre 2003

Nuovo orario SS. Messe

ore 9.30 - 11.00 - 20.00

 

Introduzione

Vi è una tentazione comune nel nostro cammino di cristiani: quella del fariseismo. Gesù ci mette in guardia contro questo pericolo, possibile oggi come allora. Gesù ci insegna che la sua legge non è un impedimento alla nostra libertà, ma è espressione del suo amore per noi. Essa non fa di noi dei servi, ma ci abilita ad essere figli. Chiediamo al Signore, in questa celebrazione, di comprendere il nostro vero atteggiamento verso di lui e di imparare dalla sua Parola il modo giusto per celebrarlo Signore della nostra vita.

 

Atto penitenziale

La nostra vera libertà è la possibilità di scegliere il bene al di là di ogni condizionamento. Ma il nostro egoismo spesso ci induce a decidere da noi stessi ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, secondo i nostri gusti e le nostre voglie, sostituendoci così a Dio. Di questo chiediamo perdono al Signore, fiduciosi nel suo amore pieno di misericordia.
- Signore, che ci inviti a tornare a te, sempre pronto a perdonare, abbi pietà di noi.

- Cristo, che nella tua Parola ci indichi il cammino che porta al Padre, abbi pietà di noi.

- Signore, che ci doni la tua legge come segno del tuo amore, abbi pietà di noi.

 

 

Presentazione della parola di Dio

Prima lettura: Dt 4,1-2.6-8

Per mezzo di Mosè Dio ha consegnato al suo popolo la sua legge, i dieci comandamenti. Suo espresso desiderio è che ad essi non venisse aggiunto né tolto nulla. Essi dovevano essere osservati come espressione del suo amore e della sua volontà sul suo popolo.


Dal Salmo 14

Questo salmo è un piccolo codice di vita morale che il pio ebreo recitava prima di entrare nel tempio del Signore. In esso sono elencate dieci virtù che devono essere esercitate dal giusto per partecipare alla salvezza.

 

Seconda lettura: Gc 1,17-18.21b-22.27

Inizia oggi la lettera di Giacomo. Egli ci ricorda che nel Signore non vi è variazione né cambiamento, cosa che deve essere anche in noi nei riguardi della sua legge. I suoi comandamenti erano validi ieri come lo saranno sempre. Tutti si riassumono nella grande legge della carità.

 

Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23

Gesù si trova a discutere con scribi e farisei sul valore delle tradizioni. Esse sono state aggiunte ai dieci comandamenti. Al tempo di Gesù erano così numerose da soffocare non solo la legge suprema ma anche l'individuo. L'accusa di lui è forte e tagliente: si osservano le tradizioni degli uomini trascurando il comandamento di Dio! È un richiamo valido anche per noi oggi.

 

Spunti per la Riflessione sulla Parola di Dio Domenicale

- La legge che Dio ha donato al suo popolo, e che dona a noi, è segno della sua benevolenza e del suo amore. È un segnarci concretamente le vie della vita, è prova della sua premura amorosa. Dio ci ha liberato dalla schiavitù del peccato, ma desidera insegnarci come rimanere liberi: per questo ci chiede di osservare le sue indicazioni che non sono divieti ma sono avvertimenti per imboccare le strade della vera libertà e dell'amore. Nasce proprio da questo fraintendimento della legge del Signore il non intendere la finalità positiva e misericordiosa delle norme divine, sentendole invece un divieto. E se da una parte Dio si interessa a noi e ci dona la sua legge, dall'altra Giacomo ci richiama alla necessità di un ascolto che non si fermi all'udire delle parole, ma si trasformi in vita.

- Nel vangelo Gesù rende manifesta l'originaria volontà di Dio che nel donare la legge desidera dare all'uomo la via per un'autentica conversione del cuore. Ma a questo punto nasce un altro problema: come interpretare la legge di Dio? - La discussione che ci propone il Vangelo è attorno alle «tradizioni» che spesso fanno da alibi alla durezza di cuore, al perbenismo e alla buona coscienza, ma che nulla hanno a che fare con l'atteggiamento evangelico di verità e di conversione. Infatti sono «tradizioni di uomini»! Gesù fa notare che ci sono un cumulo di precetti solamente umani nell'interpretazione della legge, da questi mette in guardia. Il pericolo non riguardava solo gli ebrei osservanti. Da questa precettistica se ne dovevano guardare anche i suoi discepoli di tutti i tempi. Tutti, infatti, possono essere tentati di guardare più all'apparenza che alla sostanza e di appoggiarsi ad osservanze solo umane ed esteriori che mettono a posto la coscienza, che danno sicurezza, ma che non cambiano il cuore.

- La fatica che ci propone Gesù, in questa domenica, è quella del discernimento. Al di là di ciò che mangiamo o non mangiamo, il problema secondo lui rimane il cuore. Dobbiamo renderci conto che il nostro cuore è infettato e ferito e che siamo al mondo per guarire: siamo persone malate che hanno davanti la vita al solo scopo di guarire. Guarire soprattutto dal peccato che ci abita e che cerca sempre di avere il sopravvento. La malattia fisica è grave quando porta alla morte, ma alla morte vera porta solo il peccato. Per questo motivo nella recita del Padre nostro Gesù ci ha insegnato di chiedere al Padre di liberarci dal male. Lasciamo, dunque, che la Parola di Dio metta a nudo e scopra le piaghe nascoste e subdole del male che abbiamo in noi. Solo così sarà possibile intervenire chiedendo perdono e Cristo ci potrà risanare, guarire.

- E se un peccato è stato denunciato da Gesù durante tutta la sua predicazione è proprio il peccato di ipocrisia. Non è un peccato di fragilità, ma un atteggiamento costruito e coltivato consapevolmente da coloro che pensano di avere il monopolio della verità e si ritengono giusti, mentre usano delle loro parole e dei loro gesti per confondere e distorcere la verità. E Gesù lo ha così denunciato perché è un peccato di malizia, al quale vengono in aiuto i ragionamenti, l'autorevolezza, le opinioni portate a sostegno della nostra costruzione. E l'ipocrisia è ciò che offusca il nostro cuore tanto da essere il primo ostacolo perché si impari a discernere, a compiere ciò che è il vero bene agli occhi del Signore.

 

Vivere l'Eucarestia

- Facciamo un esame dello stato di salute del nostro cuore: siano anche noi come coloro che guardano solo all'esterno, si preoccupano solo di apparire.

- Riserviamo un po' di tempo a rileggere la parola di Dio ascoltata, per essere tra coloro che la mettono in pratica.

 

AVVISI

Lunedì 01 settembre 2003

- Celebrazione Eucaristica ore 19.00.

- Incontro con i genitori della scuola materna parrocchiale, ore 20.00, Casa delle Suore.

 

Martedì  02 settembre 2003

- Ritiro con i ragazzi che riceveranno la Prima Comunione domenica prossima, ore 17.00 - 19.00, Centro Pastorale.

- Celebrazione Eucaristica ore 19.00.

 

Mercoledì 03 settembre 2003

- Celebrazione Eucaristica ore 19.00.

 

Giovedì 04 settembre 2003

- Inizio del nuovo anno scolastico per gli alunni della Scuola Materna Parrocchiale

- Celebrazione Eucaristica  19.00.

 

Venerdì 05 settembre 2003

- Prove e confessioni con i ragazzi che riceveranno la Prima Comunione domenica prossima, ore 17.00, in Chiesa.

- Celebrazione Eucaristica  ore 19.00.

- Pulizia della Chiesa da parte del gruppo Coro della Sera.

 

Sabato 06 settembre 2003

- Matrimonio Lamberti Carmine - Lodato Antonella, ore 11.00

- Serata di festa in Cortile organizzata dal Centro Anziani, ore 20.30 con musica e balli.

 

- Celebrazione del Vespro ore 19.00.

 

Domenica 07 settembre 2003

- Celebrazioni Eucaristiche ore 09.30 - 11.00 - 20.00.

 

Notizie

Pellegrinaggio Diocesano 9 - 18 settembre 2003

Vienna, Salisburgo, Padova.

Prenotazioni e informazioni preso il Parroco - Costo tutto compreso €. 720,00

oppure clicca qui

 

 
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