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II Domenica di Avvento

Parrocchia Santa Lucia V. e M.

P.za Felice Baldi, 18 Santa Lucia di Cava de’ Tirreni 84010 (Sa) Tel. Fax. 089/461416

E- mail SANTALUCIA@Tele2.it  sito Internet WWW.SANTALUCIADICAVA.IT

Gruppo Liturgico

 

II Domenica di Avvento – Anno B 

7 dicembre 2008

ITINERARIO D'AVVENTO: “La mia porta è sempre aperta”

“Oggi forse avrò visite, devo riordinare un po’ la casa. Farò un po’ di pulizie, metterò la tovaglia bella e i fiori freschi sul tavolo. Se non sarà per oggi, l’invitato arriverà domani o dopo, ma io voglio essere pronto ad accoglierlo in ogni momento. La mia porta è sempre aperta!

Una volta fatto l’invito, ecco i preparativi dell’accoglienza: c’è da fare spazio, c’è da preparare la casa per l’invitato. Si può essere attenti a tutto, ma vi è sempre qualcosa d’inatteso, si è sempre un po’ addormentati. L’annuncio di Giovanni Battista mette in guardia circa la necessità di prepararsi all’inatteso, di non precludere la novità. E’ un annuncio ancor più attuale per noi oggi: troppo spesso le nostre reazioni di fronte al vangelo sono quelle di gente che considera tutto già dato e programmato. Il paradosso della storia della salvezza invece sta proprio nel fatto che tutto è dato, ma tutto rimane ancora da fare. Mettiamoci dunque al lavoro: anche nel nostro tempo ci sono strade da spianare, valli da colmare, monti da abbassare! Siamo disposti a metterci in gioco?

Preghiera:

Signore Gesù, amico e fratello, accompagna i giorni dell'uomo perché ogni epoca del mondo, ogni stagione della vita intraveda qualche segno del tuo Regno che invochiamo in umile preghiera, e giustizia e pace s'abbraccino a consolare coloro che sospirano il tuo giorno. Ogni età della vita degli uomini può celebrare la vita perché tu sei la Vita. Tu sai che l'attesa logora, che la tristezza abbatte, che la solitudine fa paura: Tu sai che abbiamo bisogno di te per tenere accesa la nostra piccola luce e propagare il fuoco che tu sei venuto a portare sulla terra. Riempi di grazie il tempo che ci doni di vivere per te! Signore Gesù, giudice ultimo del cielo e della terra, vieni! La nostra vita sia come una casa preparata per l'ospite atteso, le nostre opere siano come i doni da condividere perché la festa sia lieta, le nostre lacrime siano come l'invito a fare presto.

Noi esultiamo nel giorno della tua nascita, noi sospiriamo il tuo ritorno: vieni, Signore Gesù! (Card. Carlo Maria Martini).

 

Breve lettera del Parroco

Nella Seconda Domenica di Avvento la Liturgia ci propone, quale modello di attesa e di preparazione alla venuta del Signore, la figura di Giovanni il Battista. Giovanni invita a esprimere, attraverso il segno del battesimo, la decisione di conversione che deve caratterizzare il tempo nuovo. Per il cristiano, nel ricordo del proprio battesimo, proprio la scelta di credere rappresenta questa decisa svolta. Noi, dunque, invochiamo da Dio la forza per ri-orientare la nostra vita verso di lui.

Agli Ebrei del VI secolo rimasti in Palestina o deportati in Babilonia, la parola del profeta ridà speranza e invita alla fiducia: Dio viene e cammina in testa al suo popolo per riportarlo, libero, dal paese di schiavitù verso la propria terra. Pastore buono, ha cura di chi è debole e piccolo; Dio forte, trova la sua gioia nel perdonare e nel rifare tutto nuovo. Salvezza, gioia, amore, verità, giustizia, costituiscono il corteo del Signore Dio. Sono i beni dell’alleanza, dell’amicizia tra Dio e i suoi (Prima Lettura). Come dire che essi non provengono da noi, ma ci sono donati da colui che ci chiama a convertirci a lui, affinché i nostri peccati siano perdonati.

Rispondendo alle obiezioni di certi fedeli sul ritorno del Signore, Pietro afferma: Dio ha una nozione del tempo diversa dalla nostra; e aggiunge: Dio è paziente e attende che il maggior numero possibile di peccatori si converta.

Dio incarnandosi tiene conto dell’uomo, della sua crescita e del suo comportamento, non lo guarisce senza la fede, senza la conversione; prende il tempo necessario per condividere la vita col suo interlocutore (cfr. Sap 11,23-26; Ez 18,23). In un mondo votato al cambiamento ed alla attesa del “Giorno di Dio” che realizzerà «nuovi cieli e una terra nuova», la “santità della vita” e la “pietà” danno sicurezza e tranquillità di fronte agli elementi che si “dissolvono” e si “fondono” (Seconda Lettura). La santità della vita non è solo oggetto del giudizio finale, ma già prepara questo giudizio; la preghiera che sale dal cuore non chiede soltanto la venuta del Signore come un avvenimento improvviso, ma già lo legge negli episodi della storia umana.

Giovanni, nel compiersi del tempo messianico, invita ad esprimere, attraverso un segno che non è soltanto cerimoniale, la volontà di conversione e la speranza dei tempi nuovi, caratterizzati dall’effusione dello Spirito Santo. In questi tempi nuovi, che per noi sono già cominciati, anche se non ancora del tutto realizzati, l’invito alla conversione sfocia necessariamente in gesti significativi, “sacramentali” nel senso più ampio della parola. Tra essi vi sono certamente il Battesimo e la Penitenza, momenti privilegiati d’incontro con il Dio che salva e che perdona, ma anche gli atteggiamenti concreti della Comunità e dei singoli (condividere, perdonare, accogliere...) da cui traspare la realtà di un cuore nuovo. Sono quelli indicati nell’immagine del «preparare la strada» (Vangelo). Forse, visti con occhi profani, possono apparire come povere, inutili cose; in realtà, invece, nei gesti di un uomo e di una Comunità rinnovati, chi sa leggere intravede «nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia» (Seconda Lettura).

Nel linguaggio comune il Sacramento della Penitenza si identifica con la “confessione”. In realtà, la confessione è solo un elemento del Sacramento e non ne è certo il primo. Vi è una mentalità formalistica ed esteriorizzante nei riguardi di questo che è uno dei Sacramenti cardine della vita cristiana, minacciato di scivolare lentamente in una crisi sconcertante. Le motivazioni hanno una gamma molto ampia: vanno dal rifiuto del confessore, distributore automatico di assoluzioni, al rifiuto del confessore psicanalista… L’accusa individuale dei peccati, seguita dal perdono di Dio e da una penitenza spesso insignificante, è una soluzione troppo facile, troppo meccanica: può avere senso solo se è un segno personale ed ecclesiale di conversione e di riconciliazione. Un ripensamento sulla giusta forma della penitenza e della confessione è, quindi, giustificato: tutto deve diventare più autentico, più profondo, più vivo e più efficace.


Spunti per la riflessione personale

ESSERE COME UNA VOCE, LA VOCE DI DIO

Giovanni Battista fu il precursore di Cristo. Egli fu colui che lo precedette per appianare i sentieri e raddrizzare le vie. Credo che questo sia esattamente ciò che tutti noi siamo chiamati a fare nei riguardi degli altri: appianare loro la strada, e aiutarli a trovare la via diritta al Signore. Vorrei indicare alcune caratteristiche della persona di Giovanni Battista che potrebbero insegnarci qualcosa sulla situazione nostra, su ciò che dovremmo fare, e sulle disposizioni di spirito in cui dovremmo essere.

Prima di tutto, aprendo il Vangelo di Marco si incontra il precursore come una voce che grida nel deserto. Non è nemmeno definito profeta o messaggero di Dio. Egli si è così identificato con il messaggio, ha formato una tale unità con la parola di Dio che deve proclamare e annunciare alla gente, che non riesce più nemmeno a vederlo dietro il messaggio, non riesce più a sentire il tono della sua voce dietro la tonante testimonianza dello Spirito di Dio che parla attraverso lui. Ecco una cosa che dovremmo imparare.

Troppo spesso quando portiamo un messaggio la gente vede noi e percepisce un messaggio che forse arriva attraverso noi, perché non siamo sufficientemente identificati con quello che dobbiamo dire. Per ottenere questa identificazione dobbiamo leggere il Vangelo in modo tale, renderlo così nostro e rendere noi stessi così Vangelo, che quando parliamo come dal di dentro del Vangelo stesso, in suo nome, dovrebbe essere semplicemente il Vangelo che parla – indipendentemente dalle parole usate, e non sto parlando di citazioni – e noi dovremmo essere come una voce, la voce di Dio.

La seconda cosa è che per arrivare allo stadio in cui poteva parlare senza essere notato, in cui la gente aveva di lui l’impressione di un uomo trasformato completamente in un messaggio, in una visione, in una proclamazione, egli doveva essere un uomo che aveva rinunciato a ogni forma di egoismo, di accaparramento, a tutto ciò che era piacevolmente gratificante. Egli ebbe un cuore puro, una mente illuminata, una volontà inflessibile, un corpo attento, un completo controllo di sé così che al momento di dare il messaggio la paura non poté travolgerlo e renderlo muto. Le promesse non lo avrebbero ingannato per farlo tacere, né il peso della carne, o della mente o del cuore avrebbero distrutto la luminosità e la forza fulminea dello spirito.

C’è un compito anche per noi qui.


AVVISI

Lunedì 8 dicembre 2008 - Festa dell’Immacolata “Dio ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità”

  • Celebrazioni Eucaristiche

    • ore 9.30, durante questa celebrazione ci sarà la vestizione dei nuovi ministranti

    • ore 11.00 durante questa celebrazione ci sarà la consacrazione a Maria di tutte le famiglie della nostra Comunità Parrocchiale.

    • ore 19.00 al termine della Celebrazione sarà inaugurato l’artistico presepe realizzato da Armando Lamberti presso il box adiacente al Centro Pastorale.

Martedì 9 dicembre 2008 - “Non siete più figli delle tenebre, ma della luce” - Inizio triduo in preparazione della Festa di Santa Lucia V. e M.

  • Preghiera a Santa Lucia, celebrazione Eucaristica ore 18.00, con la presenza di tutte le famiglie che aderiscono all’iniziativa del “Suffragio mensile per i defunti” attraverso la sottoscrizione.

  • Incontro sulle Letture Domenicali per pregare e approfondire la Parola di Dio ore 18.45 Ufficio Parrocchiale.

  • Incontro animatori Oratorio Parrocchiale ore 21.00 Centro Pastorale.

Mercoledì 10 dicembre 2008 - “Rabbunì che io riabbia la vista” - Giornata della testimonianza

  • Preghiera a Santa Lucia, Celebrazione Eucaristica con la consegna, da parte delle famiglie della zona di via G. Vitale, dell’olio per la lampada che arde davanti a Santa Lucia. La lampada sarà accesa da un non vedente, ore 18.00.

  • Incontro delle catechiste ore 18.30 presso il Centro Pastorale.

  • Incontro con tutti i genitori che hanno battezzati i loro figli nel corso del 2008, per preparare insieme l’albero della vita (portare una foto del bambino battezzato) ore 19.30 in chiesa.

  • Gruppo Liturgico ore 20.00.

Giovedì 11 dicembre 2008

  • Celebrazione delle lodi mattutine ed esposizione SS. Sacramento ore 8.30 e tempo per l’adorazione silenziosa fino alle ore 12.00.

  • Adorazione personale ore 17.00 – 19.00.

  • Tempo per le confessioni dalle ore 17.00 alle ore 19.00 in modo particolare sono invitati ad essere presenti i ragazzi, genitori, padrini e madrine.

  • Ore 19.00 Celebrazione dell’impegno con la consegna del simbolo della nostra fede: Il Credo che illumina il nostro cammino. Sono invitati ad essere presenti i genitori e i padrini dei cresimandi che riceveranno la cresima il prossimo 14 dicembre.

Venerdì 12 dicembre 2008

  • Catechesi per i bambini di prima, seconda, quinta elementare e prima media ore 16.00 Centro Pastorale.

  • Pulizia della chiesa gruppo: Lettori.

  • Ore 17.00 Prove liturgiche con i ragazzi che riceveranno il Sacramento della Cresima.

  • Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica alla quale sono invitate a partecipare in modo particolare tutte coloro che portano il nome di Lucia. Al termine della Celebrazione scambio di auguri presso il Centro Pastorale.

Sabato 13 dicembre 2008 - Solennità di Santa Lucia V. e M.

  • Ore 7.00, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00, 17.00, 19.00* e 20.00, Celebrazioni Eucaristiche. *A questa celebrazione, presieduta da don Giovanni Pisacane, nuovo Vice Parroco della Parrocchia, sono invitati in modo particolare tutti i gruppi parrocchiali, al termine ci sarà lo scambio di doni presso il Centro Pastorale,

Domenica 14 dicembre 2008 - Giornata di sensibilizzazione per il sostegno del clero

  • Celebrazioni Eucaristiche ore 9.30 - 11.00 – 19.00

  • * Durante la S. Messa delle ore 11.00 e delle ore 19.00, invocheremo una benedizione speciale, per intercessione di Sant'Agnello, per le mamme in attesa di un bambino.


 

* Il Centro Anziani, “Anni Verdi“

 

organizza per i giorni di Venerdì, Sabato e Domenica,

una pesca di beneficenza per un’iniziativa caritativa.
 

 

 
 
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